martedì 2 ottobre 2007

Articolo del 2-10-07

Il silenzio di Filareto

Tempo fa siamo stati accusati di essere una forza politica capace solo di puntare il dito contro la Giunta Filareto, di essere disfattisti, di esserci auto emarginati dalla vita politica del Centro Sinistra Rossanese per chiuderci a difendere il nostro fortino dal resto del mondo. Siamo stati definiti come Cassandre, insieme ai compagni del PDCI, per aver profetizzato la fine dell’esperienza politica dell’Unione in questa città. Ebbene oggi, analizzando nel complesso la situazione politica, non possiamo che prendere atto della disfatta su tutta la linea. Anzi, per non restare sul generico (magari per poi essere definiti anche qualunquisti) desideriamo attenerci ai fatti che riguardano il nostro Partito e l’Esecutivo Filareto. Come alcuni ricorderanno, qualche mese fa presentammo alla Città e alla stampa un Documento in materia ambientale da noi elaborato il quale, dopo aver preso atto della staticità dell’azione amministrativa rispetto a tematiche quali ad esempio energie alternative e sviluppo sostenibile, lanciava una serie di proposte che avrebbero dovuto essere discusse ed eventualmente approfondite. Auspicavamo una discussione ampia e articolata fra cittadini, amministratori, sindacati, operatori del settore. L’unica risposta giunta dal Comune fu una replica veemente, ma non fondata su nessun elemento valido. Riguardo ai contenuti del documento, neanche una parola. Nel frattempo i militanti del PRC di Rossano raccoglievano centinaia di firme e distribuivano altrettanti volantini sintetici per informare e diffondere. Dopo qualche giorno dalla conferenza stampa abbiamo consegnato al Sindaco e all’Assessore all’Ambiente una copia del documento, accompagnata da una lettera firmata da me in cui si richiedeva un incontro sulla materia e l’inizio di un confronto che potesse portare ad una sintesi sulla politica ambientale. Eravamo a Giugno. Da allora stiamo ancora aspettando che il Sindaco ci conceda udienza. Riteniamo questo un comportamento offensivo nei confronti di un Partito come il nostro che, pur essendo stato emarginato dalla scena politica dei “buoni e bravi”, non ha smesso di proporre idee e progetti per il cambiamento di questa città. Neanche uno straccio di lettera, un telegramma, un segnale di fumo. Nulla. Questo comportamento, così come tutto ciò a cui stiamo assistendo da un anno a questa parte, sono il sintomo di un’involuzione della politica, della perdita di contenuti e di idee in favore dell’autoreferenzialità. I continui dissensi interni a questa maggioranza lasciano presupporre lo sfaldamento di qualsivoglia base fiduciaria su cui era stata costruita questa coalizione. Il programma elettorale è carta straccia. Gli assessori litigano e i consiglieri ondeggiano. E in tutto ciò spicca l’assordante silenzio del Sindaco. Compito di un primo cittadino è quello di dirigere una Giunta, di richiamare chi non si adegua alle regole, di fare la voce grossa quando ce n’è bisogno.

Dopo le dimissioni dell’Ass. Pirillo, ultimo atto di tutta una serie di problemi interni, un Sindaco dovrebbe fare la voce grossa, richiamare tutti all’ordine, ricordare a tutti il dovere assunto nei confronti della comunità. E, qualora occorra, mandare tutti a casa. In una fase come quella attuale, in cui i cittadini hanno quasi esaurito la loro scorta di fiducia nei confronti dei Partiti e della politica in generale, dare un segnale in controtendenza sarebbe la scelta ottimale.

Per questo noi diciamo al Sindaco: non si può ignorare una proposta come la nostra, peraltro supportata da centinaia di cittadini rossanesi. Non si può ignorare una forza politica il cui solo torto è di non avere una rappresentanza in Consiglio o nella Giunta. E stiamo parlando di un partito politico firmatario del programma elettorale che ha permesso la vittoria nelle ultime elezioni comunali. Non vi chiediamo rapporti politici, perché oramai abbiamo riconosciuto la fine dell’esperienza dell’Unione Rossanese. Vi proponiamo di discutere insieme sulla base di proposte concrete. E’ questa città agonizzante che ce lo chiede.

Il Segretario del Circolo Milei

Francesco Ratti