sabato 21 aprile 2007

Lettera ai Sindaci del Compagno Veneziano

Compagne e compagni, questa è la lettere che il Compagno Veneziano ha inviato a tutti i sindaci del comprensorio in merito alla questione delle infrastrutture e alla visita del Ministro Di Pietro a Rossano.



Rossano li 16/ aprile 2007 Al Signor Sindaco
Del Comune di Rossano
“ Corigliano
“ Cariati
“ Terravecchia
“ Scala Coeli
“ Campana
“ Bocchiglieri
“ Longobucco
“ Calopezzati
“ Pietrapaola
“ Caloveto
“ Cropalati
“ Mirto/Crosia
“ Paludi
“ S. Giorgio Albanese
“ Vaccarizzo
“ S. Sofia D’Epiro
“ Terranova di Sib.
“ Cassano Jonio
“ Villapiana
“ Torre Cerchiara
“ Trebisacce
“ Amendolara
“ Roseto Capo Spul.
“ Montegiordano
“ Rocca Imperiale
“ Alessandria del Car
“ Albidona
“ Plataci
“ Oriolo
“ Francavilla
“ S. Lorenzo Bellizzi
“ Canna
“ Civita

E per Conoscenza: Al Sig Presidente On. Mario Oliverio
Provincia di COSENZA

“ “ della Comunità Montana
“S. Greca” - ROSSANO

“ “ della Comunità Montana
“Alto Jonio -TREBISACCE

“ “ della Comunità Montana- ACRI

Al Capo G. Regionale DS – On F. Pacenza

“ “ “ “ PRC- “ D. Gagliardi



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All’Assess. Regionale “ N. De Gaetano

All’Assess. Della Provinc. Cosenza Ferdinando Aiello

Al Capo Gruppo Provinc. Di Cosenza PRC Diana Biagio

Alla Segreteria Comprens. CGIL CASTROVILLARI

Al Segret. Camera del Lavoro – CGIL - ROSSANO

Alla Segr. Territoriale della UIL – ROSSANO

“ “ “ “ CISL- ROSSANO




Ill.mo Signor Sindaco.
Ho lungamente aspettato, prima di decidere di scrivere . Nell’attesa, tante le perplessità e i dubbi, tra gli altri quelli attinenti la interpretazione e l’accoglimento di un gesto simile in un clima di continuo recintazione delle legittimità e isolamento democratico delle funzioni. Ho pensato, per esempio, come dare legittimità, prima che sostanziale incisività, alla mia azione riflettendo sulla utilità vera di una interlocuzione su tale argomento. Poi, la consapevolezza dell’essere cittadino di questo territorio con diritti ( ma anche doveri ) su un possibile sviluppo e la razionale convinzione della utilità della partecipazione, fosse anche e solo per stimolare la crescita democratica dal basso per interferire in luoghi e premere su soggetti legittimati e preposti a rappresentanze e scelte, hanno promosso questo tipo di azione. Ho avuto la possibilità e quindi la utilità, di scorrere, seppure in modo veloce , la storia di questo territorio e ho messo per pochissimo tempo in evidenza i tanti incontri (Istituzionali e meno ), i tanti convegni più o meno qualificati con relative risultanze, affermazioni scientifiche, dati e teorie che conducevano a progetti , proposte e promesse. Io stesso, mi si tolleri la presunzione, spesso sono stato tra i protagonisti e insieme a tanti di voi, tra quelli che abbiamo non solo interloquito ma contribuito fattivamente a costruire “Piani di sviluppo, idee di programmazione e pianificazione “ più o meno di vaste o ridotte aree territoriali , attraverso Enti e Soggetti Istituzionali ( Comuni, Comunità Montane , Provincia , Conferenze di Servizi, ecc. ) dei quali rimane comunque una nutrita documentazione, avendo stimoli e volontà a scorrerla non solo a fini documentali ma anche a fini di farne derivare azioni di proposte e progetti guida, per la politica e gli impegni di partiti e di singoli per il territorio. Anche di recente, continuano a verificarsi incontri tra Istituzioni, Associazioni, Cittadini con continue prese di posizioni, in generale ed in particolare sulle infrastrutture trasportistiche a tutti i livelli. Di recente si sono verificati incontri con la Regione Calabria ed il presidente On. Loiero, Il Ministro dei Trasporti – Prof . Bianchi con le Università Calabrese per avviare studi e ricerche sui trasporti e le infrastrutture calabrese, prese di posizioni di Sindaci come quello di Cariati dopo l’ennesimo incidente che vede vittima un giovane cariatese , ma anche dichiarazioni e prese di posizioni del Presidente della Provincia di Cosenza- On
Mario Oliverio . Tutti momenti che vedono al centro della discussione o della presa di posizione la SS 106.-




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Ultimo, anche perché è stato quello che ha determinato ulteriormente, la mia posizione è stato l’incontro che si è tenuto nella mia città, promosso dal Sindaco di Rossano nella” Sala Rossa” di Pa.zzo S. Bernardino, giovedì 08 marzo c.a., tra i sindaci della fascia Ionica cosentina , l’ ANAS (tramite un suo alto funzionario Dott. Minnenna) e il Ministro alle Infrastrutture Dott. A. Di Pietro.
Con sincerità, do di quello incontro un giudizio non certo lusinghiero. Mi è parso e ne sono convinto anche ora, che attraverso le dichiarazioni del dirigente ANAS e del Ministro Di Pietro, questo territorio faceva parecchi passi indietro, sia nello specifico della SS 106 che in un discorso più generale sulle infrastrutture dei trasporti. Infatti, a parte la prospettazione di un intervento di “ordinaria manutenzione”, più specificamente interventi definiti “di messa in sicurezza” della struttura esistente lasciando capire di interpretare la necessità dell’intervento solo in una logica di pericolosità della stessa, trascurando ogni osservazione o punto di vista sulla urgenza di infrastrut- turare il territorio in modo adeguato e moderno a fini di promozione dello sviluppo, nessun riferimento alle programmazioni o proposte precedenti ( anche recenti) che riportasse in argomento la costruzione di un asse viario con tipologia “Super Strada a quattro corsie” come quella fatta qualche anno fa dall’ANAS, ad un tavolo di conferenza di servizio che ha messo a discutere ufficialmente le stesse vostre Istituzioni tra di loro e nelle stesse assise democratiche (Consigli Comunali) chiamati a dare pareri e concessioni di competenze.
Devo confessare che la sorpresa non è consistita tanto nelle relativamente insufficiente proposte del

Ministro o del dott. Minnenna, quanto da un atteggiamente di appagata rassegnazione dei tanti di voi, lì presenti, compreso le altre istituzioni rappresentati a livelli alti e qualificati ,come Provincia e Regione ( erano presenti il Presidente della provincia di Cosenza - On.Mario Oliverio- e l’assessore regionale ai lavori pubblici e infrastrutture – On. L. Incarnato ) che con i loro interventi, hanno mostrato di ignorare, o così è sembrato, tutto il lavoro, le proposte , le promesse che nel recente passato hanno caratterizzato la discussione attorno al tema .

Egregi Signori, dopo questi avvenimenti mi sono convinto ancora di più che questo territorio debba dare dei segnali forti. Non può continuare a sperare nella magnanimità di “Governi Amici”. Deve mettere su una vertenza territoriale ampia, partecipata e guidata dalle istituzioni territoriali. Istituzioni che forti dalle consapevoli responsabilità e rappresentabilità si pongono su un piano di rivendicazione di diritti da troppo tempo trascurati e non sull’ottica di regali conquistati.
In altri termini Ill. mi Signori, sono convinto che ci sia la necessità di uscire dalla ordinarietà amministrativa per concertare, almeno su alcuni punti, un’ azione convergente e compartecipe che rimuovi l’apatia dei poteri sovra-territoriali e avvia una discussione seria, concreta almeno sul piano progettuale e programmatico che dia l’avvio ad un protagonismo autoctono.
E’ ovvio che tutto questo ci impone di avere una idea di sviluppo.Un progetto che partendo dalle esigenze delle autonomie e dai tanti piani elaborati nel tempo faccia sintesi su scala territoriale.
E’ giunto il tempo, penso io, di rapportare le nostre rivendicazioni dentro una logica razionale di realizzazioni finalizzate ad una idea precisa e funzionale di sviluppo e non ad un solo, futile e vago desiderio di ammodernamento.
Se riuscissimo a fare questo passaggio, tutto il problema della SS 106 verrebbe considerato, come giusto sia, un elemento modale di una idea organica di intermodalità. Per cui, la SS 106 diventerebbe una infrastruttura, tecnicamente ineliminabile, a rappresentazione di una modalità trasportistica, quella su gomma , ( insieme a quella aerea con l’aeroporto di Sibari, acquea con il porto di Corigliano ,su ferro con il tratto ferroviario Ionico ).Tutto questo comporta ovviamente,





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avviare un confronto che veda ridiscutere la formazione e la finalizzazione dei canali intermodali italiani che dovrebbero costituire due spine dorsali trasportistiche, una sul versante Tirrenico e l’altro sul versante Adriatico. Bisognerebbe interferire perché anche la Calabria possa essere interessata dal doppio canale della intermodalità per includere nel progetto di sviluppo anche questa fetta di territorio Ionico che comprende il Crotonese e La Sibarite . Se, come sembra venga sostenuto da tutti, anche da quella parte scientifica che si è spesa negli anni a delineare e progettare lo sviluppo, questo comporta infrastrutturare il territorio , anche relative alle tipologie dei trasporti, allora il “Corridoio dell’Est del paese” va esteso all’intero versante dello Ionio Calabrese, corredato da tutte le modalità, realizzate con tipologie funzionali e moderne . Bisogna accantonare la idea che la Calabria venga attraversato solo dal Corridoio Tirrenico e veicolare su questo, la intermodalità Adriatica attraverso una sorta di anelli da Sibari/Paola e Catanzaro/Lamezia Terme . Questa visione comporta la esclusione di una intera territorio calabrese compreso nel versante medio-Ionico dal progetto dell’ammodernamento strutturale e conseguentemente, almeno nell’immediato, dal progetto di sviluppo.
E’ per questo che bisogna agire subito, in modo unitario e sinergico, dimostrando di conoscere una nostra idea di sviluppo articolato e rivendicare con forza interventi infrastrutturali seri e finalizzati.
Nel caso della SS 106, quindi abbandonare l’idea di una ammodernamento per farne un percorso meno pericoloso e puntare a chiedere la realizzazione di un asse viario moderno, Europeo che ci colleghi, in modo efficiente al resto del paese finalizzata a promuovere e supportare uno sviluppo sul piano della intermodalità veicolare di merci e uomini .
A riguardo, non si ha la necessità di inventare niente di nuovo . Basta riprendere le ultime proposte ANAS e rimetterle su un tavolo di discussione . Proposte che comportavano la raffigurazione di un collegamento viario tra Puglia e Calabria con tipologia “ Superstradale “ .Questa proposta, che ha visto la formalizzazione di un inizio di confronto, come affermavo prima, anche nelle Istituzioni Democratiche e documentato da verbali e dimostrazioni cartografiche, va riesaminato e riconside- rato, anche sul piano sociale, per la concretizzazione di un avvicinamento delle realtà urbane interne oggi quanto mai sofferenti nei collegamenti con la costa e la pianura.
Una realizzazione, quindi della modalità su gomma, con un asse viario moderno e veloce, strutturalmente importante, che elimini tutte le strozzature comportate dalle tante realtà urbane (del coriglianese, del rossanese, Mirto/Crosia, Pietrapaola, Cariati, Torretta di Crucoli, ecc.) e che faccia da riferimento nel recupero e salvaguardia delle zone interne e dei centri storici,oggi, emarginate come : Canna, Oriolo, Alessandro del Carretto, Albidona, Terranova, S. Demetrio Corone, S. Giorgio, Vaccarizzo, Paludi, Longobucco, Caloveto, Mandatoriccio, Campana, Scala Coeli, Terravecchia, ecc.

In sintesi, è necessario sapere che cosa vogliamo e convincerci della necessità di realizzarlo. Bisogna crederci e mettere su una azione di proposta operando sinergia e coinvolgimento che metta l’azione
politica e amministrativa in sintonia con le esigenze del lavoro e dello sviluppo, con i ceti tecnici e produttivi, in una parola con i bisogni inderogabili del territorio.
A mio modo di vedere siete Voi, i Sindaci a dover farvi carico di rovesciare logiche e metodi fin qui praticati. Ne avete le prerogative perchè ne siete stati democraticamente investiti, ne avete la rappresentatività perché guidate istituzioni democratiche del territorio, ne avete il compito perchè vi siete proposti alla soluzione dei problemi, ne avete i mezzi perchè ve li affida la Costituzione e la Legge. Muoviamoci dunque. Ripercorriamo e riesaminiamo le proposte e le promesse, raccogliamo e sintetizziamo le idee e le conoscenze, coinvolgiamo da subito, saperi e professioni, stimoliamo forze sociali e sindacali per avviare immediatamente, un confronto con Regione Calabria e Province
per formalizzare proposte e richieste motivate.




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Solo con una vostra convinta e pervicace azione, riusciremo ad informare e coinvolgere attivamente l’intero territorio, ad uscire dalla logica dei piccoli bisogni di campanili per creare un vasto movimento attorno alla promozione dello sviluppo che interesserebbe e coinvolgerebbe tutti.
Mi sono arrogato la presunzione di mettere su un’azione di provocazione che mi auguro in qualche modo e senza infingimenti produca dei risultati. Anche di risposte- di qualunque natura- che comunque metterebbe in luce attenzione e interessi, avviando una dialettica sui temi che possa essere anche di stimoli alle tante rappresentanze territoriali .-Mi auguro ancora, che tante presenze di questo territorio-professionali, associative, sociali e sindacali- possano prendere questa mia come un punto( al di la della qualità) di riferimento, per aprire finalmente, una dialettica nel merito che porti ad una posizione territoriale ampia, precisa e definita per essere punto concreto di confronto politico programmatico, vertenziale/sindancale e partecipato/coinvolgente .


Speranzoso, rimango in attesa di segnali concreti. Distinti saluti


Franco Veneziano

giovedì 19 aprile 2007

Convocazione di Direttivo

Cari compagni, dopo la pausa pasquale è ora per il nostro partito di tornare a lavoro. Vi comunico che domenica 22 alle 10.30 è convocata la riunione del Direttivo del Circolo, a cui sono invitati a partecipare i componenti del Collegio di Garanzia.
I temi all'ordine del giorno riguarderanno: la questione ambientale, in merito alla disarica di bucita ma non solo. E' ora di aprire nel nostro partito una discussione che ci deve condurre all'elaborazione di un vero e proprio progetto in materia ambientale, che riguardi la raccolta differenziata e le fonti energetiche alternative. Poi siamo chiamati ad eleggere il Tesoriere del Circolo, visto l'affluenza dei soldi del tesseramento e l'avvicinarsi di spese obbligatorie (cancelleria, nuove tessere dall Federazione Prov. ecc...). Avremo inoltre da discutere riguardo al progetto, condiviso da noi insieme ad alcune associazioni rossanesi, di organizzare una due giorni inpiazza Bernardino Le Fosse. Ovviamente, come consuetudine, ci sarà spazio per discutere di qualsiasi argomento si renda necessario.

Confido nella vostra presenza e vi ricordo : 22 Aprile ore 10.30, circolo S. Milei

Saluti Comunisti

Francesco Ratti